Il ragazzo che ha studiato con Youtube, insegna l’inglese ai bambini
Sembra una storia inventata, eppure è tutto vero.
Ci troviamo a Modena e qui Achille un giovane biondo, nato in Ucraina e adottato da una coppia quando aveva circa 3 anni sta insegnando l’inglese ad alcuni giovanissimi alunni. Lo fa in modo impeccabile, leggendo alcune favole da un libro illustrato su un leggio e inizia per esempio a declamare, con pronuncia perfetta: «Alice was sitting by the river».
Che cosa c’è di “singolare” in tutta questa faccenda da attirare l’attenzione?
Achille, il nostro elegante professore 18enne in giacca blu è un ragazzo autistico che ha imparato da solo l’inglese guardando e riguardano video su Internet e ripetendone le frasi.
Il suo quoziente intellettivo inoltre è più elevato di quello della media e riesce ad apprendere velocemente qualsiasi nozione, anche se in maniera differente dagli altri.
Quando ha cominciato il progetto nella scuola Primaria Nicola Pisano, i bambini non erano stati avvisati che avrebbero avuto un docente “particolare” unico nel suo genere, che insegna l’inglese in modo stimolante e divertente. I piccoli non hanno avuto alcun problema, difatti il risultato ha superato ogni aspettativa, tanto che a fine lezione c’è stato un applauso spontaneo.
Marcella Vaccari è l’educatrice specializzata nel lavoro con bambini autistici assunta dalla famiglia Missiroli, che si è inventata il «Progetto fuoriclasse».
Questo permette ad Achille che frequenta la quinta di un istituto tecnico, di partecipare all’alternanza scuola-lavoro prevista per gli studenti italiani, ed ha giustamente fatto notare che, è giusto puntare sulle abilità di una persona e non partire da una disabilità.
Diversi saranno adesso gli appuntamenti organizzati per i prossimi anni in altri Istituti.
Dato che recitare è la vera passione di questo ragazzo e per parlare prende in prestito le frasi dei film che vede ed ha il timbro impostato da anni di corsi di teatro, Achille è stato contattato da uno studio di Milano, l’Adc, che lo ha selezionato per doppiare uno spot pubblicitario.
Ora il giovane ha un sogno: che diventi un lavoro. «Se fai una cosa e la sai fare bene, mai farla gratis», declama.
Forse è proprio vero che scorgere la diversità è solo una questione di atteggiamento negativo, di pregiudizio verso il prossimo, di essere maldisposti e prevenuti verso un qualcosa che non si conosce o si conosce poco. L’innocenza dei bambini al contrario, ha parlato più di mille parole non solo accettando, ma apprezzando la novità.
hai fatto la giusta distinzione tra adulti e bambini… a volte mi domando se dobbiamo per forza crescere se alla fine si rovina il mondo?
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Quanto hai ragione… grazie ♥
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