FUNTASIA, un progetto che unisce diverse abilità e culture
La fondazione creata dalla modella e attrice ha aperto in Italia il suo “quartier generale”, la prima sede in Europa. È a Bra, in Piemonte, dove l’attrice (nata a Savigliano da madre italiana e padre egiziano) ha frequentato il liceo linguistico, dopo aver trascorso l’infanzia in Egitto.
L’impegno di Elisa e della sua Fondazione, nata a Luxor nel 2013, è quello di “creare un modello di centro culturale che offra corsi doposcuola per bambini dai 6 ai 16 anni, corsi che si concentrano sull’arte in senso largo, dalla recitazione alla pittura, alla fotografia, alla musica, alla cucina, al riciclaggio, passando anche da due aspetti più tradizionali dell’educazione: le lingue straniere e l’alfabetizzazione”.
Nel 2016 così assieme a Save the Childen ha realizzato a Bra le sue prime attività. La Fondazione ha sostenuto e realizzato una settimana di “creative learning experiences” per 140 studenti e ha formato come facilitatori 30 adulti, ovvero 10 docenti delle scuole e 20 educatori.
Una cosa che la modella tende a sottolineare e che, oltre a valorizzare e promuovere la creatività e i talenti dei più giovani come mezzo di affermazione e riscatto, vuole con la sua Fondazione aiutare o meglio debellare la lotta al bullismo. Questo perché proponendo interventi educativi, culturali multidisciplinari per bambini in difficoltà, fa loro comprendere che cosa sia il valore della diversità. Quindi un bene da proteggere, difendere e non al contrario da deridere e schernire. Trasmettere autostima ai giovani pertanto è fondamentale.
E noi, non possiamo far altro che sostenerla appieno in questo pensiero e nelle sue attività.

L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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Wowww ma grazie di cuore ♥
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